Storia:
La Città di Ariccia è una delle località più conosciute e popolari tra quelle che vanno a formare l’area dei Castelli Romani a poca distanza da Roma.
La sua fama è legata indissolubilmente ad un famoso piatto della tradizione Italiana e Romana: la Porchetta di Ariccia.
La produzione di questo piatto si ritiene abbia origini antichissime, risalente addirittura alla popolazione dei Latini che hanno popolato quelle zone ancor prima della dominazione Romana e che, secondo la tradizione, veniva preparata dai sacerdoti per essere offerta in sacrificio a Giove Laziale, presso il suo tempio sul Monte Cavo.
Non solo, si ritiene che, grazie alla successiva presenza dei nobili Romani, soliti trasferirsi durante l’estate presso quelle zone, questo piatto, sia stato ulteriormente valorizzato al punto che vi sono testimonianze del fatto che gli stessi imperatori Romani prediligessero questa carne nei loro suntuosi banchetti.
Oggi la porchetta di Ariccia, ha ricevuto il famoso riconoscimento IGP e dal 1950, viene celebrata ogni anno tra fine agosto e inizio settembre, quando i porchettari di Ariccia allestiscono l’omonima Sagra della Porchetta e celebrano e fanno conoscere questo antico piatto della tradizione Romana ai turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo.
Caratteristiche e preparazione:
La Porchetta di Ariccia IGP è riconoscibile per la sua forma cilindrica a cui, in una delle estremità, viene tradizionalmente lasciata la testa del maiale con in bocca un limone ed ha un peso che varia tra i 27 e i 45 Km mentre il tronchetto varia tra i 7 e i 13 kg.
Si contraddistingue per una carne bianca e rosata all’interno, in cui risaltano le spezie utilizzate per insaporirla e per una cotenna marrone e croccante all’esterno, che si va a formare durante la lenta cottura che può durare diverse ore.
Il processo di preparazione, segue l’antica tradizione tramandata di generazione in generazione dalle antiche famiglie produttrici ed è perlopiù manuale.
La carne di maiale tradizionalmente femmina (perchè più magra) viene prima di tutto disossata, pulita e salata.
Dopo un periodo di riposo viene massaggiata, per permettere al sale di assorbirsi.
In seguito, vengono aggiunte le varie spezie: Aglio, Rosmarino e Pepe e la carne viene poi legata con uno spago per permettere all’arrosto di rimanere compatto durante la cottura e facilitare il taglio.
La ricetta termina con la una lenta cottura allo spiedo in forni a legna o a gas.
Durante la cottura, il grasso che si scioglie viene raccolto e utilizzato per bagnare la cotenna della porchetta, per evitare che si bruci o che si cuocia troppo in fretta, lasciando l’interno ancora crudo.
Al termine della cottura, l’arrosto viene lasciato raffreddare per diverse ore in speciali camere
Utilizzo e Ricette:
La Porchetta viene tradizionalmente servita fredda, tagliata a fette da mangiare da sola o all’interno di panini imbottiti, che costituiscono uno dei principali Street Food Italiani.
Potrete trovarla così, fino ad esaurimento scorte, anche all’interno del nostro centro e gustarla a casa o durante la pausa dal lavoro, all’interno di un buon panino.
Esistono anche diverse semplici ricette che utilizzano la Porchetta di Ariccia, che si presta facilmente a semplici primi piatti di pasta come ad esempio i Paccheri con Porchetta e Pecorino romano.
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